rosso Golf GTI guida sulla strada
Driving Experience

Dinamica di guida allo stato puro 

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Dinamica di guida allo stato puro 

13 dicembre 2020

L’iconica Golf GTI si è evoluta di nuovo. Pur non presentando prestazioni maggiori, l’ottava generazione ha fatto un grande salto in avanti in fatto di dinamicità. Com’è possibile? Siamo andati a testarla per scoprirlo. 

Testo Joshua Hildebrand Foto Volkswagen AG

Tutte le indicazioni sui consumi del veicolo valgono al momento della pubblicazione del 14.12.2020

GTI: tre lettere che suscitano grandi aspettative e vantano ormai una lunga tradizione, avviata nel settembre 1975 con la presentazione della prima Golf GTI all’IAA di Francoforte. Dal 1976, la vettura ha subito invaso il mercato creando in pochissimo tempo una categoria di veicoli del tutto nuova: quella delle sportive compatte a trazione anteriore. Ed è il numero delle vendite a dimostrare come questa creazione firmata Volkswagen abbia rappresentato un successo unico nel suo genere. Dalle 5000 Golf GTI I previste originariamente, si è raggiunta l’incredibile cifra di 461 690 unità prodotte. Si trattava di una vettura accessibile, che rivoluzionava le classificazioni del mercato automobilistico e dava del filo da torcere perfino alle sportive purosangue. Fino alla fine del 2019 sono state 2,3 milioni le GTI che hanno lasciato lo stabilimento produttivo, più di 140 000 destinate solo al mercato svizzero.  

E adesso entra in gioco la generazione numero 8, che ha tutte le intenzioni di scrivere un nuovo capitolo di questa storia di grande successo. Il DNA è quello di sempre: trazione anteriore agile, telaio sportivo, forme ergonomiche e compatte, design dinamico ma mai invadente e grande praticità quotidiana.  

Golf GTI dal lato posteriore, guida su strada

Si inserisce nelle generazioni di GTI

E allora tiriamo fuori la lista di controllo per testare come si deve il nostro veicolo di prova. La prima impressione? Decisamente positiva, del tutto in linea con le altre generazioni di GTI. I tratti distintivi del veicolo ci sono tutti: il classico profilo decorativo rosso che si estende lungo l’intero frontale, l’emblema GTI, anch’esso in rosso, la griglia a nido d’ape e i fari fendinebbia dal design a 5 nidi d’ape, quest’ultimi messi ancora più in risalto. Per non parlare delle pinze dei freni rosse, delle marcate minigonne laterali e, nella parte posteriore, dello spoiler sul bordo del tetto in rilievo accompagnato da un impianto di scarico dotato di due grandi terminali cromati posizionati rispettivamente a sinistra e a destra. Il look è quello di una tipica GTI? Assolutamente sì! E così mettiamo una prima spunta alla nostra lista. 

pinze anteriori e pinze dei freni rosse della Golf GTI
Caratteristiche distintive: anche la nuova Golf GTI presenta il classico profilo decorativo e le pinze dei freni di colore rosso. Particolarmente vistosi: i fari fendinebbia dal design a 5 nidi d’ape. 
L'uomo guida la Golf GTI

Moderna, ma dal design familiare 

Adesso è arrivato il momento di salire a bordo. Ed è qui che avvertiamo una sensazione già provata prima, realizzando di essere su una GTI. Tutti coloro che l’hanno già posseduta capiranno di cosa stiamo parlando. Sebbene gli interni siano in gran parte simili a quelli di una normale Golf 8, con un look molto ordinato e moderno, ci sentiamo subito a nostro agio. L’intero ambiente di comando è ancora più orientato al conducente, con un ampio Digital Cockpit da 10,25 pollici e un sistema di infotainment da 10 pollici. I sedili con rivestimento a trama scozzese, di nuovo monopezzo, assicurano un’ottima tenuta senza risultare fastidiosi e si rivelano molto comodi anche per i viaggi più lunghi. Il nuovo volante offre una presa perfetta, non da ultimo anche grazie al rivestimento in pelle traforata.  

Esposizione da Golf GTI
Cockpit moderno: alcuni degli elementi di comando risultano familiari perché uguali a quelli della Golf 8, ma non mancano le novità, come lo speciale layout degli strumenti digitali con contagiri al centro e logo GTI. 

A questo punto non riusciamo più a resistere e vogliamo premere il pulsante di avvio nella console centrale. Un piccolo dettaglio: adesso presenta una forma rettangolare, è posizionato davanti alla leva del cambio automatico. E pulsa anche il nostro cuore quando «risvegliamo» il motore turbo a quattro cilindri da 245 CV. Basta avviare il propulsore per sentire chiaramente la differenza rispetto ai suoi fratelli meno sportivi. Ora la GTI di ottava generazione ha la stessa potenza di serie del modello Performance della GTI serie 7.  

Un inizio cavalleresco in pieno stile GTI 

Azioniamo il freno, abbassiamo la leva selettrice e attiviamo la modalità D. Premendo di nuovo verso il basso, il cambio DSG passa alla modalità S, quella Sport. Senza un attimo di esitazione, per vedere di cosa è capace la nostra rossa premiamo subito il pulsante Mode ubicato sotto il sistema di infotainment. Qui si possono impo stare numerose funzionalità della GTI, a condizione che abbiate optato per l’assetto adattivo. E con i piedi contemporaneamente su acceleratore e freno, stringiamo saldamente le mani sul volante. Con il Launch Control, la GTI oscilla intorno ai 3500 giri. Togliamo il piede dal freno e partiamo a tutto gas! Non c’è modo migliore di partire con una GTI! Le ruote girano a malapena e il livello di aderenza è alto.  

Il TSI da 2,0 litri spinge con impeto travolgente, ma in modo uniforme. Il motore EA288 (evo4) con filtro antiparticolato catapulta la GTI e i suoi passeggeri a una velocità di 100 km/h in poco più di sei secondi. La coppia massima di 370 nanometri è disponibile nel range da 1600 a 4300 giri. È proprio grazie a questo ampio regime che la GTI serie 8 presenta un’accelerazione così fluida e costante. Peraltro, la propulsione è limitata elettronicamente a 250 km/h.  

Benvenuta regolazione della dinamica 

Passiamo ora al capitolo più importante: la dinamica di guida. La Golf GTI trasmette la sua grintosa coppia motrice esclusivamente sull’asse anteriore. E pertanto deve anche essere in grado di far fronte alle caratteristiche di natura costruttiva come lo slittamento delle ruote o il sottosterzo. Ma aspettate: non ce n’è bisogno! Gli ingegneri Volkswagen sono infatti riusciti a eliminare quasi completamente queste proprietà della trazione anteriore.  

Ciò è possibile innanzitutto grazie a un’architettura elettronica completamente rinnovata, che a sua volta permette di impiegare un nuovo sistema di regolazione della dinamica del veicolo. Il cosiddetto sistema di regolazione della dinamica controlla contemporaneamente il blocco elettroidraulico del differenziale anteriore (VAQ), il bloccaggio elettronico del differenziale XDS+ e la nuova regolazione del telaio adattivo DCC, evitando così di perdere il controllo. 

Pulsante di avvio sopra la leva di selezione automatica nella Golf GTI
In esclusiva per la GTI: i sedili con rivestimento a trama scozzese sono presenti fin dalla prima generazione, mentre una novità di questa versione è il pulsante di avviamento che lampeggia in rosso, posizionato sopra la leva del selettore del cambio automatico.
Golf GTI dal lato posteriore, guida su strada

VW Golf GTI 2.0 TSI, 245 CV, 8.4 - 8.2 l/100 km, 191 - 187 g CO2/km, cat. F-E

Golf GTE ed eHybrid 

Veloce come una GTI, ma con zero emissioni a livello locale: con la nuova Golf GTE è possibile. La propulsione ibrida plug-in offre una combinazione perfetta di motore a benzina e motore elettrico, erogando una potenza di sistema di 245 CV; inoltre, grazie alla batteria da 13 kWh è possibile percorrere fino a 62 chilometri (secondo il WLTP) in modalità puramente elettrica. La seconda versione ibrida plug-in della Golf 8, la eHybrid, dispone di una potenza di 204 CV che, con la batteria delle stesse dimensioni, permette di raggiungere un’autonomia elettrica fino a 80 chilometri. Entrambi questi modelli, equipaggiati al meglio, sono disponibili con prezzi a partire da 45 250 franchi (eHybrid) e 48 850 franchi (GTE).  

Golf GTE dal lato anteriore

VW Golf GTE 1.4 TSI + motore elettrico, 245 CV, 2.7 – 3.4 l/100 km, 25–36 g CO2/km, cat. A

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