Con la ID.3 al servizio della mobilità elettrica
La Confederazione ha deciso di far equipaggiare le sue cento aree di sosta situate lungo le autostrade svizzere con stazioni di ricarica rapida. Tra le aziende incaricate spicca Primeo Energie. Il fornitore di energia con sede a Münchenstein (BL) punta interamente sulla mobilità elettrica e sulla ID.3 per la sua flotta.
Testo Reto Neyerlin Foto Timo Orubolo Video Dominique Zahnd
Nel «Lernwelt Energie», il museo dell’elettricità di Primeo Energie, è possibile scoprire in modo ludico il mondo della mobilità elettrica: qui, in un solo pomeriggio i bambini possono creare con le loro mani una piccola auto elettrica. Bastano una placca di legno, quattro ruote, un motore elettrico e un modulo solare ed ecco che l’auto elettrica in miniatura è pronta.
Nella realtà però la mobilità elettrica è di gran lunga più complessa: le auto elettriche reali sono vetture connesse estremamente all’avanguardia, dotate di una potente batteria ad alto voltaggio che viene installata nel pianale in un punto a prova di urti. Con autonomie di oltre 500 chilometri, come quelle raggiunte dalla ID.3 o dalla ID.4 a seconda dei pacchi batterie, sono molto più che idonee per i tragitti quotidiani. Tuttavia, chi desidera percorrere distanze più lunghe dovrà anche ricaricare durante il viaggio.
E proprio qui entra in gioco Primeo Energie, fornitore di Basilea che, insieme ad altri cinque concessionari, è stato incaricato dall’Ufficio federale delle strade (USTRA) di equipaggiare venti aree di sosta lungo le autostrade svizzere con stazioni di ricarica rapida. Entro la fine del 2030, tutte e cento le aree di sosta della Confederazione dovranno essere dotate di soluzioni per la ricarica. In totale, se si aggiungono le aree di sosta gestite da privati, presso 160 siti situati lungo le strade nazionali dovrebbero trovarsi oltre 600 punti di ricarica rapida.
Primeo Energie ha recentemente messo in funzione la prima stazione di ricarica presso l’area di sosta di Inseli, situata lungo la A2 sul Lago di Sempach. Nelle quattro postazioni di ricarica è possibile «fare il pieno» con un massimo di 150 kW di potenza; per i modelli ID.3 e ID.4 basterà quindi mezz’ora per ricaricare la batteria all’80 %.
«L’infrastruttura di ricarica è un requisito indispensabile per il successo della mobilità elettrica su ampia scala», afferma il CEO di Primeo Conrad Amman, che aggiunge: «La Svizzera parte già da una buona base». Effettivamente, alla fine del 2020 i punti di ricarica pubblici a disposizione erano 7300 (si veda il diagramma). Con un totale di 43 700 veicoli completamente elettrici, il rapporto che ne risulta sul territorio nazionale è di sei auto per postazione di ricarica. Come sottolinea Amman, è importante però che l’infrastruttura continui a essere ampliata di pari passo con l’aumento delle immatricolazioni e che siano garantite anche soluzioni per i locatari e per chi non possiede un box auto.
Corrente verde nelle aree di sosta
Al fine di ottenere la concessione dell’USTRA era necessario soddisfare una condizione: alimentare le aree di sosta esclusivamente con energia verde. Un aspetto piuttosto scontato agli occhi di Primeo Energie: l’energia che il fornitore di Basilea offre ai suoi oltre 170 000 clienti proviene già da fonti completamente rinnovabili, di cui la maggior parte consiste in energia idroelettrica prodotta in Svizzera, integrata dal fotovoltaico e dall’eolico di provenienza nazionale ed estera.
La sostenibilità non è visibile solo all’esterno, bensì anche all’interno dell’azienda stessa, che sta provvedendo all’elettrificazione dell’intera flotta composta da circa 130 auto. Al momento, circa 40 auto viaggiano in modalità completamente elettrica e nei parcheggi sotterranei del quartier generale di Münchenstein sono soprattutto la e-Golf e la e-up! a farla da padrone. Da poco, anche diverse ID.3 sono entrate a far parte del parco veicoli di Primeo.
Conrad Amman è talmente entusiasta del primo modello della famiglia ID. che ne ha acquistato uno anche per uso privato. «Era da tempo che volevo un’auto elettrica. Quando la ID.3 è arrivata sul mercato non ho avuto alcun dubbio: era proprio ciò che volevo». Da allora si sposta avanti e indietro tra Münchenstein e Birsfelden (BL), dove vive dal lunedì al venerdì, per poi raggiungere la sua famiglia a Zurigo nel fine settimana. «Riesco a cavarmela tranquillamente con una ricarica alla settimana». Il sessantunenne, che è ingegnere elettronico, è stato inoltre conquistato dagli innumerevoli sistemi di assistenza. Solo la partenza ha richiesto qualche sforzo di adattamento: «Ho capito piuttosto in fretta che devo premere il pedale dell’acceleratore delicatamente. Questo perché l’auto parte come un missile.»